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Un Fuori concorso bello, sporco e cattivo. E c'è anche Monica Bellucci

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11 maggio 2009
Drag me to hell (di Sam Raimi)

Tra i tanti buoni motivi per prenotare in Costa Azzurra a metà maggio, ci sono i film fuori competizione. Il più atteso è sicuramente The imaginarium of Doctor Parnassus di Terry Gilliam (in Italia uscirà a settembre per Moviemax con il titolo Parnassus: l’uomo che voleva ingannare il Diavolo.

È l’ultima performance del compianto Heath Ledger, sostituito dopo la tragica morte del 22 gennaio 2008, da ben tre attori: Johnny Depp, Colin Farrell e Jude Law), ma si annunciano file chilometriche anche per la proiezione di mezzanotte di Drag me to helldi Sam Raimi, primo horror dell’era della crisi economica planetaria- storia terrificante di una donna che diviene spietata carnefice dell’addetta all’ufficio prestiti che ne causa lo sfratto-, e per l’ultimo lavoro di Alejandro Amenabar, Agora, storia di un’astrologa e filosofa d’Alessandria nell’Egitto del IV secolo dopo Cristo, alle prese (metafora interessante del presente) con l’arrivo della nuova religione, il Cristianesimo.

Protagonista Hypatia, una bellissima e intensa Rachel Weisz, affiancata da Max Minghella. Un pezzo d’Italia c’è anche in una di queste proiezioni di mezzanotte: Ne te retourne pas della francese Marina De Van, girato in parte a Lecce e col sostegno dell’Apulia Film Commission, vede due donne da sogno nel cast: Sophie Marceau e Monica Bellucci (e tricolori sono anche i comprimari Andrea Di Stefano e Vittoria Meneganti).

L’armée du crime
ci riporta nella Parigi occupata dai nazisti con una bella e tragica storia di eroica Resistenza di Robert Guediguian, mentre il visionario Michael Gondry, nei “fuori concorso” classici, monopolizzati dall’Asia, porta L’epine dans le coeur, un documentario sulla sua zia Suzette. Testa e coda, infine, saranno atipiche e per questo molto attese: inaugura il film d’animazione Up, nuovo gioiello Pixar, chiude Jan Kounen con Coco Chanel e Igor Stravinskji. Come spesso accade, i contorni del festival francese sono succulenti almeno quanto le pietanze principali.

11 maggio 2009
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